Onde corte e dxismo RAE ARGENTINA AL MONDO

Attualità Dx.com.ar

Un'equipe di ricerca composto da 70 persone di otto università, due reti mediatiche, un'organizzazione sindacale ed un'entità pubblica valuterà durante la pandemia, l'apporto educativo di 100 radio pubbliche e del settore non profit a livello nazionale, allo scopo di sviluppare e promuovere politiche pubbliche a partire dalle conclusioni che saranno raggiunte.

Fra le radio pubbliche, vi sono quelle nazionali, provinciali, municipali, universitarie, socio-educative, scolastiche e quelle dei popoli originari. Fra le radio del settore non profit, vi sono le radio comunitarie, popolari, alternative, cooperative.

 

 

Uno dei punti di partenza da cui si inizia a studiare il tema è riconoscere il ruolo che la radio continua ad avere nella società argentina e di alcuni settori sociali in particolare.

Il progetto di ricerca "Le radio e la continuità educativa nel contesto dell'isolamento sociale: rilevamento, diagnosi ed orientamenti per ripensare la comunicazione, l'educazione e la connettività in Argentina" è iniziato a metà del 2020 con il finanziamento del Ministero della Scienza, Tecnologia ed Innovazione, attraverso la convocazione del programma di ricerca sulla società argentina, Pisac, che promuove linee di ricerca nel campo delle scienze sociali ed umane per contribuire al disegno di politiche pubbliche.

Il rilevamento è effettuato da otto università fra cui quella di La Plata, Villa María, Quilmes, Tucumán, Córdoba, Comahue, Nordest e Tierra del Fuego, Antartide e isole dell'Atlantico sud, il Forum argentino di Radio Comunitarie, Farco, l'Associazione di Radio Universitarie, Aruna, e l'Unione degli Educatori della provincia di Córdoba.

Andiamo ora in Guatemala

Nei giorni scorsi, popoli originari di quel paese hanno chiesto alla Corte interamericana dei diritti umani il riconoscimento giuridico delle radio comunitarie per potere esercitare il loro diritto alla libertà di espressione e ai diritti culturali. Gli indigeni affermano che vi sono ostacoli per avere accesso alle frequenze radiofoniche ed una politica di criminalizzazione della radiodiffusione comunitaria gestita senza autorizzazione.

La richiesta presentata dinanzi alla Corte interamericana dei diritti umani dalla Commissione interamericana dei diritti dell'Uomo afferma che vi è una mancanza di riconoscimento giuridico dei media comunitari ed una presunta conservazione di norme discriminatorie che regolano la radiodiffusione. La Commissione rileva che la normativa interna, ratificata dalla Corte Costituzionale del Guatemala, così come la mancanza di adozione di misure favorevoli ai popoli originari per l'accesso in condizioni di eguaglianza alle frequenze radiofoniche, costituiscono violazioni dei diritti alla libertà d'espressione, all'eguaglianza dinanzi alla legge e ai diritti culturali.

La Commissione ha asserito che i popoli originari in Guatemala si trovano in una situazione strutturale di esclusione sociale, discriminazione e povertà, il che si evidenzia nella loro scarsa partecipazione e rappresentanza nei media quali membri attivi della società.

Andiamo in Nicaragua

Il presidente di quel paese, Daniel Ortega, ha inaugurato a Managua il nuovo trasmettitore della radio statale fondata nel 1960, "Radio Nicaragua" che riesce a coprire tutto il paese. Il nuovo trasmettitore, con 30.000 watts di potenza, è costato 175.000 dollari.

Inoltre, il mandatario ha annunciato che il canale televisivo statale 6, chiuso nell'aprile 2002 per problemi di budget, diventerà un canale educativo e culturale.

 

Andiamo ora in Africa, più precisamente in Nigeria

Il governo nigeriano ha affermato di aver sospeso le attività sull'account Twitter, due giorni dopo che la piattaforma aveva cancellato un tweet del presidente Muhammadu Buhari che minacciava col punire i separatisti. Fin d'allora, le imprese di telecomunicazioni in Nigeria hanno bloccato l'accesso a Twitter.

In una dichiarazione congiunta, i diplomatici internazionali si sono manifestati favorevoli alla libertà di espressione e all'accesso all'informazione quale punto fondamentale della democrazia in Nigeria.

La Nigeria National Broadcasting Corporation ha detto alle emittenti di sospendere immediatamente il patrocinio di Twitter.

Lunedì scorso, il Ministro degli Esteri ha tenuto una riunione nella capitale Abuja con diplomatici degli Stati Uniti, Gran Bretagna, Canada, l'Unione Europea e Irlanda per analizzare la proibizione.

Andiamo ora in Europa, in Vaticano.

Nella sua prima visita al dipartimento per la Comunicazione del Vaticano - che gestisce sia i media statali sia l'ufficio stampa - Papa Francesco ha chiesto: "Quante persone ascoltano Radio Vaticana? Quante leggono l'Osservatore Romano?" Si tratta della domanda fondamentale nella celebrazione del 160esimo anniversario de L'Osservatore Romano ed il 90esimo anniversario di Radio Vaticana. Anche se nessuno dei due media diffonde la loro audience, tutti sanno che essa è molto scarsa, soprattutto tenendo in conto i costi.

Con 500 dipendenti, il dipartimento per la Comunicazione - creato nel 2015 per raggruppare tutti i media e tutte le attività - è la maggior voce di spesa del budget della Santa Sede.

La strategia di favorire i media statali, concedendogli priorità su alcune notizie rispetto ai media accreditati che le ricevono attraverso l'ufficio stampa, è fallita. Nel suo incontro con le autorità e con i giornalisti, Papa Francesco ha affermato che "in tutte le organizzazioni si corre il pericolo di avere una bella organizzazione e di fare un buon lavoro però che non arriva dove deve arrivare. Quindi, "dovete porvi ogni giorno questa domanda: quante persone raggiungiamo?".

Vaticannews.va, che raggruppa i media pubblici fin dalla loro fusione nel dipartimento per la Comunicazione, occupa il posto 7.199 nella classifica globale relativa al numero di visitatori su internet, mentre la pagina web di informazione generale del Vaticano, vatican.va si trova al posto 10.762.

Concludiamo la rubrica con una notizia molto interessante per i dxers. L'Irlanda è uno dei pochi paesi che mantiene l' onda lunga, una delle bande più avvincenti da ascoltare da lontano. Radio Telefis Eirean , RTE, attiva sui 252 kHz, porterà avanti la manutenzione del trasmettitore di onda lunga situato a Clarkstown, a partire dal 15 giugno 2021 e per questo motivo RTE non sarà disponibile sui 252 kHz. Il trasmettitore sarà spento fino a sabato 14 agosto.

Durante questo periodo, gli ascoltatori potranno usufruire dei servizi di radio di RTE disponibili su internet, FM, TV via internet, il satellite ed altre piattaforme digitali.